Organizzazione per l’inclusione scolastica e strumenti di intervento per alunni con bisogni educativi speciali
Il gruppo di Lavoro di inclusione (GLI) che, nella nostra scuola corrisponde al collegio dei docenti, per attuare una didattica inclusiva procederà all’analisi dei bisogni educativi speciali con lo scopo di attivare modalità di intervento nelle diverse classi per promuovere il successo formativo di tutti e di ciascuno, tenendo presente le risorse professionali presenti nella scuola e sul territorio.
La Scuola si impegna ad accogliere, inserire ed integrare alunni che presentano una richiesta di “speciale attenzione”, per una varietà di ragioni:
- svantaggio sociale e culturale;
- difficoltà legate a difficili contesti familiari;
- presenza alunni con disturbi specifici di apprendimento (DSA) e/o disturbi evolutivi specifici;
- difficoltà derivanti dalla non conoscenza della lingua e della cultura
La Scuola, da sempre, predispone percorsi individualizzati e progetti atti all’accoglienza e ad una completa integrazione di tutti gli alunni.
Finalità
1- Progettare l’accoglienza e l’integrazione per lo sviluppo di una scuola di qualità.
2- Lavorare per l’integrazione scolastica dei bambini con bisogni educativi speciali, attraverso adeguate strategie organizzative e didattiche, da considerare nella normale progettazione dell’offerta formativa.
3 – Sviluppare una cultura dell’integrazione sia nei bambini sia negli adulti che dia spazio ad un atteggiamento di accoglienza e accettazione e stimoli la capacità di convivere con realtà umane diverse.
4 – Utilizzare nuove modalità di intervento per una precoce individuazione dei disturbi in modo da operare con le metodologie appropriate nei diversi casi.
Accoglienza
Per quanto riguarda l’aspetto dell’accoglienza, intesa non unicamente come primo periodo scolastico, ma come modalità operativa e continuativa con cui la Scuola si pone nei confronti dei bambini, intendiamo lavorare secondo i seguenti criteri al fine di evitare o almeno di contenere eventuali stati di ansia e/o diffidenza verso il nuovo ambiente:
- Agevolare l’organizzazione personale e il livello di autonomia rispetto al contesto scolastico.
- Predisporre una situazione facilitante per permettere all’alunno di sviluppare relazioni positive con le insegnanti e i compagni.
- Osservare il comportamento dell’alunno, il grado di attenzione e concentrazione per consentire di adeguare la proposta formativa ai ritmi individuali.
- Stabilire un rapporto positivo con le famiglie al fine di coinvolgerle nel progetto educativo, acquisire maggiori informazioni sulla personalità del bambino, sui suoi interessi e sulle necessità particolari e scambiare con esse impressioni e strategie per favorire una maggiore efficacia dell’intervento formativo.
- Proporre percorsi di formazione alle famiglie attraverso incontri con esperti
Integrazione
La nostra scuola fa riferimento ad un modello di tipo partecipativo centrato sulla persona reale, sulle sue capacità, sulle sue risorse, volto a valorizzare le identità ed originalità dei singoli affinché questa loro diversità possa essere parte integrante di ogni sistema sociale. In questo modo il processo di integrazione diventerà relazione significativa fra più soggetti e quindi occasione di crescita per tutti.
La Scuola, pertanto, intende muoversi secondo i seguenti criteri:
- Conoscere i bisogni educativi speciali per accettarli: far sì che i comportamenti problematici vengano contenuti, sviluppando abilità relazionali, sociali, di autonomia e cognitive che devono risultare trasferibili anche nel contesto esterno alla scuola.
- Integrare gli alunni con bisogni educativi speciali, secondo un percorso volto al miglioramento complessivo della qualità della vita
- Utilizzare gli strumenti disponibili per individuare i disturbi specifici dell’apprendimento.
- Elaborare dei sé possibili e realistici in funzione di una vita futura il più possibile autonoma e piena.
Organizzazione
All’interno dell’Istituto, il team di classe/sezione, insieme agli eventuali insegnanti di sostegno si occupano di tenere i contatti con l’equipe psico-pedagogica, con le ASL e con le famiglie, offrendo tutti gli strumenti necessari al recupero e allo sviluppo delle capacità degli alunni. Gli obiettivi e il loro raggiungimento si attuano tramite percorsi articolati in accoglienza ed integrazione da sviluppare attraverso contenuti e attività specifiche.
Metodologia
Per la realizzazione delle attività si privilegiano i laboratori e i lavori di gruppo, in quanto si ritiene che essi possano efficacemente contribuire a raggiungere l’obiettivo dell’integrazione che non è solo stare con gli altri, ma fare con gli altri e consentono di aumentare la motivazione, migliorare il concetto di sé, promuovere la cooperazione e facilitare gli apprendimenti.
Indicazioni operatve per interventi di individualizzazione
- Organizzazione, per quanto possibile, flessibile degli spazi e dei tempi.
- Organizzazione delle attività individualizzate mirate allo sviluppo delle potenzialità.
- Organizzazione per piccoli gruppi, eterogenei o omogenei.
- Programmazione individualizzata e scelta accurata delle metodologie, dei materiali e delle verifiche.
Documentazione
Registro personale per l’handicap: compilato dall’insegnante di sostegno e dalle insegnanti di classe/sezione in cui si predispone un eventuale contratto formativo, in riferimento a quello della classe/sezione e agli effettivi bisogni dell’alunno.
PIS – Piano d’Inclusione Scolastica: in cui sono evidenziate le seguenti aree: cognitiva, affettiva relazionale, linguistica e comunicativa, percettiva – sensoriale e motoria. Sono predisposti appositi spazi per quanto riguarda l’area dell’autonomia e degli apprendimenti.
Piano d’Inclusione Scolastica – da compilarsi al passaggio da un ordine scolastico all’altro o nel caso in cui si rilevino cambiamenti significativi – nel quale, oltre ai dati anagrafici del bambino, sono presenti appositi spazi dedicati agli interventi, agli strumenti e alle verifiche e valutazioni fatti durante l’attività scolastica in rapporto alle specifiche aree.
PDP – Piano Didattico Personalizzato per i bambini con disturbi specifici di apprendimento: da compilarsi in caso di diagnosi all’inizio di ogni anno scolastico.
Per tutti gli altri casi di BES (Bisogni Educativi Speciali), sarà il team docente che, sulla base delle osservazioni e considerazioni pedagogiche e didattiche, prenderà decisioni sugli interventi da attuare.
Commissione di supporto per gli alunni con certificazione
Detta Commissione è formata dal Dirigente, dal team di classe/sez, dal personale dell’ASL
I compiti della Commissione sono i seguenti:
- esaminare la prima documentazione;
- effettuare il primo colloquio con l’alunno e la famiglia.
- progettare e organizzare laboratori;
- predisporre e aggiornare il protocollo di accoglienza e/o il piano delle attività di accoglienza;
- stabilire e mantenere contatti con gli enti locali, servizi, associazioni;
- effettuare azioni di monitoraggio/valutazione in itinere;